martedì 16 maggio 2017

Lopez e Solenghi di nuovo insieme sul palco: anteprima a Zafferana Etnea e Palermo

Due date speciali in Sicilia per la reunion di Massimo Lopez e Tullio Solenghi. Il 26 luglio a Zafferana Etnea (in provincia di Catania) ed il 27 luglio al Teatro di Verdura di Palermo i due mattatori dello spettacolo italiano torneranno insieme sul palco in due anteprime, volute ed organizzate da Live Spettacoli, che daranno il via alla stagione teatrale autunnale.

I due attori e amici di lungo corso stanno ultimando la scrittura del nuovo show fatto di musiche, parodie, imitazioni, sketch, gag, risate, improvvisazioni e tanto altro.
I due mattatori dello spettacolo italiano torneranno insieme nel “Massimo Lopez e Tullio Solenghi Show” per intrattenere il pubblico con due ore di sano divertimento tra perle di pura comicità, momenti di grande teatro e buona musica (con loro sul palco ci sarà la Jazz Company diretta dal Maestro Gabriele Coneglio).
Attori, showman, imitatori, artisti poliedrici e versatili, Massimo Lopez e Tullio Solenghi sono diventati noti al grande pubblico grazie alle performance del trio comico che vedeva al loro fianco un’indimenticabile Anna Marchesini.
A partire dal 1983 fino alla metà degli anni '90 il Trio Lopez-Solenghi-Marchesini fa ridere l'Italia intera: partecipano al varietà "Tastomatto" ottenendo grande successo. Nel 1985-1986 propongono i loro sketch anche a "Domenica in". L'anno successivo sono ospiti fissi a "Fantastico". Nel 1994 il sodalizio termina e il Trio si scioglie: i tre continuano le loro carriere separatamente.
Con il “Massimo Lopez e Tullio Solenghi Show” i due artisti ritornano insieme sullo stesso palco per regalare ancora tante emozioni al loro pubblico.
I biglietti per le due date siciliane possono essere acquistati nei circuiti Box Office Catania (www.ctbox.it tel. 095.7225340), Box Office Palermo (www.circuitoboxofficesicilia.it tel. 091.335566 – 091.6260177) e su www.ticketone.it.

lunedì 8 maggio 2017

"Scala dei Turchi Express", da Porto Empedocle a Palermo a bordo del treno storico

Ferrovie Kaos e Fondazione FS Italiane ripropongono per il secondo anno consecutivo il treno storico "Scala dei Turchi Express". L'appuntamento è per domenica 28 maggio.

La partenza del treno è prevista alle ore 9.40 circa dalla stazione di Palermo centrale e saranno effettuate le seguenti fermate fino a Porto Empedocle Succursale: Bagheria (9.56), Termini Imerese (10.12), Roccapalumba (10.37), Cammarata/San Giovanni Gemini (11.00), Campofranco (11.20), Aragona Caldare (11.35), Agrigento Bassa (11.45), Tempio Vulcano (11.53), Porto Empedocle (12.05).

Giunti nella cittadina marinara, un bus garantirà i collegamenti con la Scala dei turchi dove sarà possibile fare il bagno. Il ritorno è programmato sempre da Porto Empedocle alle ore 18.15.
"Abbiamo voluto riproporre questo tragitto - spiega il presidente di Ferrovie Kaos Marco Morreale - in base all'esperienza dell'anno scorso: per diverse settimane sono arrivate continue richieste di informazioni circa la possibilità di viaggiare in treno storico dal capoluogo fino alla Scala dei Turchi, sito di grande richiamo turistico, che anno dopo anno fa registrare migliaia e migliaia di visitatori".

giovedì 4 maggio 2017

Tragedie greche, a Siracusa "Sette contro Tebe" e le "Fenicie"

Il teatro greco di Siracusa per il 53esimo ciclo di spettacoli classici mette in scena «Sette contro Tebe» di Eschilo, «Le Fenicie» di Euripide e «Le Rane» di Aristofane. Al via il 6 e il 7 maggio per raccontare la guerra fratricida tra Polinice ed Eteocle, figli sfortunati di Edipo e di Giocasta. La maledizione avvolge ancora e sempre la famiglia che era stato di Cadmo e poi di Laio, ma incombe anche sulla città e il suo destino. Tebe viene accerchiata da sette eroi, armati fino ai denti, con scudi enormi che raccontano storie di violenza, e minacciano la città schierandosi davanti alle sette porte di Tebe. Eschilo narra la vicenda che sarà l’antefatto dell’Antigone di Sofocle, che inizia là dove finisce i «Sette contro Tebe», con la morte dei due fratelli, seguita dall’editto del re Creonte, fratello di Giocasta, unico uomo della stirpe reale, rimasto in vita, che vieta la sepoltura del traditore Polinice. La regia è affidata a Marco Baliani, attore e regista della nuova generazione: «Quel che accade dopo la guerra allora come oggi - ha detto - è sempre uguale, quando comincia la spartizione cruenta tra i vincitori, quel che è accaduto in Libia dopo Gheddafi, quel che accadrà a Mosul tra breve e quel che si verificò a Berlino nel secolo scorso». E nel finale la scena di Carlo Sala prevede una agorà bombardata, con i crateri e i superstiti che si allontanano come profughi, immagini per noi fin troppo riconoscibili.

Lo stesso argomento viene trattato da «Le Fenicie», che manca dalle scene da 49 anni, tragedia dalla dimensione familiare. Giocasta, in scena la grande Isa Danieli, apre lo spettacolo, mettendo in piazza tutte le sue angosce, i suoi sensi di colpa, racconta la orribile vicenda dell’incesto involontario con il figlio Edipo ed è certa che l’intera famiglia debba soccombere, che gli Dei non vorranno risparmiare nessuno dei suoi figli, ma sono pur sempre figli. «Giocasta - dice il regista Valerio Binasco - è un personaggio commovente, voleva essere una buona madre e invece è caduta nella trappola più crudele che il destino potesse tenderle. Come le madri moderne, è torturata dal senso di colpa, costretta a vivere circondata dall’odio e dal risentimento, nella sua stessa casa». Questa non è una tragedia di guerra, ma di rapporti incancreniti e per dare risalto e distacco alla triste vicenda, Euripide si inventa un coro di donne straniere, le Fenicie, simbolo di una Grecia arcaica e di un mondo che ancora conosceva la pietà. In scena anche Giordana Faggiano, Gianmaria Martini, Guido Caprino. Protagonisti della tragedia di Eschilo, Marco Foschi e Anna Della Rosa.

Ma quest’anno è la commedia a destare molta attesa, «Rane» di Aristofane, in scena dal 29 giugno al 9 luglio, con Salvo Ficarra e Valentino Picone, con la regia di Giorgio Barberio Corsetti, artista tra i più rappresentativi della scena europea. Novità di questa edizione: gli spettatori stranieri avranno a disposizione un audio-guida con la traduzione simultanea delle tragedie, voluta dal direttore artistico Roberto Andò. 

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sabato 29 aprile 2017

Dalla Sicilia al Piemonte con il mulo

Parte domani il progetto Woodvivors, un viaggio a piedi lungo il Sentiero Italia, partendo dalla Sicilia per andare in Piemonte, percorrendo i più importanti parchi naturali italiani in compagnia di un mulo. 

Francesco Lanzino, 24enne cresciuto sulle Madonie, dove ha sviluppato la passione per la natura e l'escursionismo, realizzerà un documentario del suo viaggio a piedi, attraverso le bellezze nascoste e i paesaggi bucolici di tutta Italia. 

Lanzino ha una passione per l'escursionismo che lo porta fin dall'età di 14 anni a percorrere con lo zaino in spalla boschi e sentieri naturalistici. Francesco e i suoi compagni di viaggio (Dario Santoro, 25 anni, video operatore palermitano, e Never Milesi, 23 anni, video operatore piemontese) attraverseranno tutta l'Italia per arrivare infine in Piemonte. 

Parco Nazionale del Pollino, Cinque Terre, Appennini, Peloritani, sono solo alcuni dei meravigliosi luoghi che toccherà il progetto. L'associazione Ecomulo, che da anni si occupa di trattare e incentivare tematiche come i viaggi eco-sostenibili, ha donato a Francesco un mulo, Ernesto, che lo accompagnerà lungo il suo percorso. 

La realizzazione del film presuppone pertanto, di viaggiare in autosufficienza da aprile a fine settembre, approfittando dei mesi più caldi, appoggiandosi al Sentiero Italia (creato nel 1984 e percorso l'ultima volta nel 1999), lontani dai grossi centri urbani. La maggior parte della traccia sarà su dorsali montane. Un percorso che mostra spaccati di vita quotidiana che possono essere colti dall'andamento lento di un mulo.

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domenica 23 aprile 2017

Elfo, principe di Catania



Conosciamo l'Elfo, giovane rapper catanese. Idolo di giovani e giovanissimi, è la nuova scoperta artistica made in Sicilia.

mercoledì 19 aprile 2017

Piotta il 10 giugno a Bagheria

Pregi, difetti, luoghi comuni e retaggi culturali dell’Italia nel nuovo singolo di Piotta "Applausi al comandante», in uscita il 21 aprile in radio e negli store digitali. Il brano è contenuto nell’EP intitolato «8 ½», che Piotta ha definito come «un ponte» tra l’ultimo album "Nemici» e i suoi prossimi lavori.
Nel videoclip, il comandante Piotta è alla guida di un aereo insieme con un «sosia» del rapper star del web Bello Figo, citato anche nel ritornello del pezzo. Piotta mescola rap, rock e elettronica con un testo sarcastico che tocca argomenti come l’autocelebrazione, l'orgoglio di essere italiani, il razzismo nell’epoca contemporanea. Il tour partirà lo stesso giorno da Grosseto e proseguirà con altre dodici date in Italia, tra club e festival estivi.

Tra le tappe previste c'è anche la Sicilia:

21/4 Grosseto – Faq
22/4 Molvena – Revolution Club
28/4 Aversa – Magazzini Fermi
29/4 Roma – Monk
30/4 San Salvo – Beat Cafè
1/5 Napoli – TBA
6/5 Livorno – The Cage Theatre
13/5 Foligno – Supersonic Music Club
27/5 Courgnè – May Day Festival
4/6 Nerviano – Big Bang Music Festival
10/6 Bagheria – Addio Pizzo
15/7 Merate – Finalmet l’è Venerdè
29/7 Pozzolengo – Back in The Music Village
11/8 Fiumefreddo – Fiume Rock

martedì 18 aprile 2017

GUARDA IL VIDEO! Catania agli inizi del '900


Scorci di una città fantastica, signori distinti con cappello e bastoni da passeggio, donne in ambito lungo, carrozze e tram. ISiciliablog vi propone uno squarcio dell'antica Catania.

venerdì 14 aprile 2017

L'Etna è il vulcano che cresce più velocemente: da uno a cinque crateri in 100 anni

Non si dà pace. Cambia continuamente forma e dimensioni. È vero, tutti i vulcani attivi lo fanno, soprattutto nell'area sommitale in corrispondenza delle bocche eruttive, ma l'Etna, il vulcano attivo più grande d'Europa, ne detiene sicuramente il primato.
Cento anni fa aveva un unico Cratere Centrale. Oggi se ne contano almeno quattro, anzi cinque, se consideriamo l'ultimo nato di oltre 300 metri di altezza, il Nuovo Cratere di Sud-Est. Ma non finisce qui. Anche l'ultima eruzione è "figlia" di questa successione di eventi.
Dalla fine di gennaio, l'attività eruttiva intermittente ha dato vita a un altro piccolo cono piroclastico sulla sella morfologica esistente tra il vecchio e il Nuovo Cratere di Sud-Est. Mentre, dal 21 marzo in poi, dalla base del Nuovo Cratere di Sud-est ha preso piede una lenta, ma costante attività effusiva, con una colata lavica dagli scenari di incredibile bellezza.
La lava, finita nella Valle del Bove, si è sfrangiata in mille rivoli incandescenti, capaci anche di inglobare la neve lungo i pendii, causando, al contatto tra il fuso incandescente e la neve, trasformata in acqua e poi in vapore, vistose esplosioni idro-magmatiche.
Sul versante sudoccidentale del vulcano, invece, la lava ha creato fiumi incandescenti lunghi fino a tre chilometri, trasformandosi in meta continua di turisti e appassionati, soprattutto nelle ore notturne.
Uno spettacolo unico, ma anche l'occasione per studiare questi fenomeni e provare a comprenderli, applicando nuovi strumenti per il monitoraggio dei flussi lavici messi a punto dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).
Come la tecnologia LiDar (Light Detection and ranging), un sistema di telerilevamento "attivo" per l'esecuzione di rilievi topografici ad alta risoluzione tramite mezzo aereo, realizzata dai ricercatori Ingv, per misurare l'entità dei cambiamenti morfologici che dal 2007 al 2010 hanno interessato l'Etna.
La nuova topografia del 2010 rappresenta, infatti, un punto di partenza per il calcolo dei successivi mutamenti morfo-strutturali del vulcano. Mutamenti importanti, come quelli accaduti dal gennaio 2011 in poi, che hanno dato vita a una lunga serie di eventi eruttivi sommitali e alla nascita del nuovo cono del Cratere di Sud-Est, cresciuto più velocemente di qualsiasi altro vulcano nella storia documentata.

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giovedì 13 aprile 2017

Valle dei Templi, aperto il percorso ipogeo alla Kolymbetra

È aperto da ieri il nuovo percorso ipogeo che collega il Giardino della Kolymbetra alla Porta V dell’antica cinta muraria di Agrigento. Strutture cunicolari scavate dall’uomo in diverse epoche al di sotto dell’antico centro di Akragas e del paesaggio della valle, gli ipogei di Agrigento sono stati realizzati nella stessa roccia utilizzata per i principali monumenti della città e per buona parte del centro storico: la calcarenite gialla pleistocenica.
Le fonti storiche fanno risalire al 480 a.C. il periodo in cui iniziarono i lavori per la costruzione di queste strutture sotterranee, realizzate in parte per assolvere al fabbisogno di acqua, in parte per immagazzinare derrate alimentari, e altre ancora da utilizzare come vere e proprie cave di conci di calcarenite. Queste cavità vennero poi sfruttate in tempi più recenti come rifugi antiaereo durante le due guerre mondiali.
Il nuovo percorso ipogeo nel Giardino della Kolymbethra è una cavità interessante dal punto di vista archeologico, speleologico e naturalistico. Di facile percorribilità, si sviluppa nel sottosuolo per circa 185 metri e presenta tre ingressi: due all’interno della Kolymbethra - il primo nel vallone e il secondo in corrispondenza della biglietteria Fai - e uno nell’area del Parco Archeologico nella zona di «Porta V».
Fra le peculiarità riscontrate nella galleria, la presenza lungo le pareti di nicchie scavate nella roccia per far posto alle lucerne a olio e di «pedalore» sulle pareti verticali del pozzo, atte a consentire la discesa e la risalita all’interno della cavità.
Sono previsti due percorsi di visita: il primo, della durata di circa 120 minuti, può essere effettuato liberamente o con guida autorizzata e conduce dal Tempio di Giunone fino al Tempio dei Dioscuri; il secondo, di circa 40 minuti, guida i visitatori alla scoperta dell’antico agrumeto della Kolymbethra e dei suoi molteplici significati storici e culturali, rappresentati anche dagli acquedotti ipogei Feaci del V secolo a.C..

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lunedì 10 aprile 2017

Modica, “Cioccolato in fermento” dal 22 al 25 aprile

Amanti del cioccolato Modica vi aspetta! Dal 22 al 25 aprile la cittadina ragusana ospiterà l'evento "Cioccolato in Fermento". Un appuntamento da non perdere per produttori e golosi grazie all'iniziativa del Comitato Cioccolatieri Modica con il patrocinio del Comune di Modica. Tra seminari e laboratori ci sarà soprattutto spazio per le degustazioni. E a farla da padrone non sarà solo il cioccolato locale ma anche quello degli altri produttori italiani. Scenario dell'evento il cortile dell'ex Convento del Carmine.

venerdì 7 aprile 2017

“Vussia Cuscenza”, la catanese Gabriella Lucia Grasso in tour con Carmen Consoli: le tappe in Sicilia

Un’anima latina, cresciuta tra le note di Edith Piaf, jazz e lirica. Un timbro inconfondibile, profondo e carnale. Un passato tra studi di musica classica e teatro. Un inizio nel rock, a Milano, per poi spostarsi tra le onde del folk nel mare della sua Catania. L’apparente disordinata ma eccellente scrittura di Ani Di Franco come punto di riferimento, guidato dall’amore per il Sud di Rosa Balistreri.
La Sicilia disegnata nel cuore, sempre, con i suoi mestieri e le tradizioni, unita alla passione per l’Argentina e il tango, che con la grande isola condivide melodie e armonie. Collaborazioni d’eccezione, come quella con Bob Mcferrin e il Maestro Giorgio Albertazzi, caratterizzano il suo percorso. E un legame, quello con Carmen Consoli, che da amicizia diviene collaborazione artistica con l’ingresso nella Narciso Records, etichetta indipendente tutta al femminile fondata dalla Cantantessa nel 2002; e con la partecipazione – chitarra e voce – al progetto Malmaritate, ensemble di sole artiste donne che si muovono fra vari ambiti espressivi.
E’ Gabriella Lucia Grasso, artista eclettica e multiforme, importante voce catanese della world music tornata alla musica con “Vussia Cuscenza”, il nuovo album in uscita per Narciso Records/Believe.
Concepito nel periodo di ritiro e riflessione della Cantentessa che, "in dolce attesa", appare come bassista e voce in Don Pippuzzu, “Vussia Cuscenza” vede anche la partecipazione di un’altra voce di profondo spessore: Lidia Borda, eccellenza del canto argentino. Sarà proprio l’imminente tour “Eco di Sirene” di Carmen Consoli l’occasione per Gabriella Lucia di presentare al pubblico il nuovo disco.
Accompagnata sul palco dalla chitarra classica di Denis Marino, l’artista ha aperto infatti i concerti della Cantantessa e proseguirà l’11 aprile a Palermo (Teatro Biondo), il 12 e 13 aprile ad Agrigento (Teatro Pirandello), il 14 aprile a Messina (Auditorium Palacultura Antonello).
Intanto, domenica Gabriella Lucia Grasso torna a casa.
Per nascere ancora, suonando il suo album nella sua città, e presentarsi in una veste ancora più incantevole in un concerto dedicato ai suoi concittadini. Proprio come recita l’iscrizione sulla Porta Ferdinandea, uno dei gioielli architettonici di Catania. E proprio come una fenice dalle infinite vite, Gabriella fa rivivere per la città siciliana in una nuova ed esclusiva data live le dodici tracce del suo ultimo disco “Vussia Cuscenza”, uscito a marzo per Narciso Records, l’etichetta indipendente tutta al femminile di Carmen Consoli, e distribuito da Belive.
Alle 21 la Grasso sarà in concerto all’interno di Zo - centro culture contemporanee, spazio innovativo e riqualificato fattosi fornace di esperienze artistiche e culturali della città. Con lei sul palcoscenico: Denis Marino, chitarra, mandolino e bouzouki; Giacomo Patti al basso; Giandomenico Militello alla batteria; Emilia Belfiore al violino; Tiziana Cavaleri al violoncello e Concetta Sapienza al clarinetto. Una formazione a cui si aggiungerà la straordinaria partecipazione di Tosca.
“Vussia Cuscenza” è un lavoro in cui ritrovare il cammino complesso dell’artista, tra musica tradizionale della sua Trinacria, il tango e la bossanova. Un lavoro in cui traspare una particolare attenzione all’identità femminile, percepibile fin dalla prima traccia “Pippineddu”, appassionata ode alla bellezza della donna.
Nell’orizzonte di un ideale dialogo fra Sicilia e Argentina, l’album è una malìa sonora che incanta l’ascoltatore e lo trascina nel vortice di dodici brani in cui gli strumenti della tradizione mediterranea (mandolino, bozouki greco) e latinoamericana (guitalele, requinto e bandoneon) si fondono con la modernità dei synth e delle chitarre elettriche per restituire un innovativo intreccio armonico, tra gusto retrò e sensibilità contemporanea. Suoni rock, pronunce jazz, strofe serrate in una scrittura naturalmente barocca che esplode nella creazione di un’immagine dietro l’altra, metafora dopo metafora, al ritmo incalzante della canzone popolare.
In “Vussia cuscenza” si percepisce, per dirla con Ani DiFranco, la consapevolezza di un’eredità, la coscienza di una comunità. Nei nostri tempi che fuggono, nell’assedio dell’omologazione, riflettere sulla propria identità è un atto di resistenza e rivolta, nel momento in cui la Grasso ne svela, musicalmente, la naturale attualità. La Sicilia si ritrova in alcune canzoni più politiche e legate alla tradizione di cui fu centro nevralgico Rosa Balistreri, nelle minimagghie (storielle per bambini con insegnamenti di vita) e nella decisione di privilegiare la lingua siciliana, sia per la sua musicalità sia come espressione sincera del sentire più intimo.
Nell’album ci sono tutte le passioni e la testa di un’artista che canta l’amore, senza dimenticare uno sguardo acuto e critico verso la società e verso se stessi. Come la denuncia del legame tra chiesa e politica in Cunta e pigghia; o, in Don Pippuzzu, la perdita degli antichi mestieri, patrimonio inestimabile di saperi messo in crisi dal moderno. O il dialogo con la propria coscienza, nella canzone che regala il titolo all’album, a cui si dà del Voi (vussia) per sottolinearne la sua distanza in alcuni momenti della vita.
Gabriella ci ha insegnato fin dargli esordi ad ascoltare l’amore, qui maturato e, soprattutto, declinato in ogni sua forma. C’è l’amore fuggevole e ostinato di Camurria, incalzante come il ritmo che l’accompagna. L’amore passionale e sofferto di Meno male che canto, dedicato a un’elegante e impudente signora dal rossetto rosso. L’amore per l’Argentina in Quanti voti e in Taccu e Punta, che descrive con divertita ironia le liturgie e i rituali che costituiscono quella meravigliosa forma di ballo che è il tango. Ma c’è anche l’amore che finisce, In una notte di maggio tra stelle e carillon, dove il silenzio diventa duro e il tempo piange. E il perduto amor, quello di un padre andato via in Guancia a guancia, struggente ballad che dipinge con sensibilità quello “strano sentimento” che è tenerezza, calore, e dolore allo stesso tempo.
Un sentimento che prende forma e sostanza nella successione di abbracci che si succedono lungo tutto il booklet dell’album, abbracci teneri, amichevoli, passionali e materni. Simili alla musica, capace di stringerti in infinite emozioni e connessioni.

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mercoledì 5 aprile 2017

Riapre a Palermo l'antico convento di Santa Caterina: ospitava suore di clausura

E così anche lo stretto confessionale in pietra, il giardino, i lunghi e silenziosi corridoi, le celle delle suore di clausura con i lettini ordinati e puliti, il refettorio, le grandi cucine. Ma soprattutto la ruota dove non passavano solo i vettovagliamenti e i dolci. Per secoli su questa ruota, che padre Giuseppe Bucaro direttore dei beni culturali della Curia mostra spiegandone la funzione caritatevole, venivano lasciati anche i bambini abbandonati. E le suore se ne prendevano cura per assicurare loro una sopravvivenza decorosa ma un futuro pur sempre incerto. Il convento di Santa Caterina di piazza Bellini, nel cuore di Palermo, che si porta dietro una storia lunga sette secoli, si apre per la prima volta al pubblico da sabato. Per pochi giorni e non tutto ma una parte: il chiostro maiolicato con la fontana progettata da Ignazio Marabitti e la statua di San Domenico, il giardino che riecheggia la bellezza del cosmo, la sacrestia, la sala capitolare dove le suore leggevano e apprendevano le regole dell’ordine monastico, la sala della priora che ancora mostra alle pareti le ceroplastiche con santi e bambinelli fatte dalle suore.
Questi luoghi, che la Curia farà diventare museo etno-antropologico e centro di teologia della bellezza, raccontano una storia antica e custodiscono molti segreti che sarà possibile svelare. Il convento, con il suo enorme complesso e la chiesa con una cupola gigantesca, fu costruito tra il 1310 e il 1329 per volere di Benvenuta Magistro Angelo appartenente a una ricca famiglia aristocratica. Nel Quattrocento la struttura, nata come ospizio delle «repentite», è diventata convento per monache di clausura. Ne ha ospitate tante: in un certo periodo anche 400. La maggior parte provenivano da influenti famiglie nobiliari. Ma non tutte, ricorda la storica Patrizia Sardina, varcavano quelle grate per una libera scelta. Poche per vocazione, altre per evitare un matrimonio sgradito, alcune per preservare l’eredità patrimoniale di fratelli con un destino già progettato nel segno della ricchezza e del potere.
Il convento fu un punto di snodo di rapporti complessi e di alleanze politiche e sociali. Il monastero visse per questo in una grande prosperità ma fu anche un luogo in cui si confezionavano medicamenti e cosmetici con le rose coltivate in giardino e si impastavano in una enorme «balata» i dolci resi celebri dalla tradizione e dalla letteratura come le «minne di virgini» (seni di vergini) e il «trionfo di gola». Quest’arte che sopravvisse fino agli anni Settanta del secolo scorso sarà ripresa dagli chef Peppe e Luigi Giuffré seguendo le antiche ricette delle monache. I dolci rivisitati saranno disponibili in un punto di ristoro del convento che si progetta di aprire interamente. Padre Bucaro prevede interventi per 5 milioni sui beni artistici: il complesso ne conserva molti e di autori importanti come Antonello Gagini e Giovan Battista Ragusa.
Si cercano non solo fondi pubblici ma privati.

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Un giorno a scuola con fido

A scuola con il proprio cucciolo...il sogno di tanti bimbi che si avvera...anche se solo per un giorno. Merito di Purina che ha lanciato una petizione on line, Mettiamoci la zampa, per sostenere 3 diverse cause. Agli italiani è stato chiesto di scegliere tra la diffusione di luoghi pubblici pet-friendly, la presenza di animali da compagnia sul posto di lavoro e l'educazione dei bambini al rapporto con i pet. Ebbene la maggioranza si è espressa a favore dell'ultima causa ragion per cui oltre 200 bambini di 9 scuole primarie delle province di Catania, Palermo, Siracusa e Caltanissetta per una mattina potranno portare con sé a scuola il proprio cucciolo. Un educatore cinofilo terrà 100 lezioni gratuite a partire da domani 5 aprile fino al termine delle vacanze pasquali. I bimbi avranno dunque l'opportunità di apprendere la giusta maniera di interagire con il proprio animale e di fare tesoro dei consigli elargiti dagli esperti in merito alle cure da dedicare allo stesso.

lunedì 3 aprile 2017

Vuoi girare un film in Sicilia? Finanzia l’Ue

Vuoi fare cinema in Sicila? Con Media puoi! Si tratta di un progetto UE che stanzia per la programmazione 2014-2020 ben 824 mln di euro per la produzione, distribuzione di film, documentari, cortometraggi, il sostegno di festival dedicati all'audiovisivo e la promozione internazionale. Nell'ambito del Patto per la Sicilia nei prossimi tre anni sono previsti per l'audiovisivo 15 mln di euro dal nuovo accordo di programma. Per la realizzazione di lungo metraggi, animazioni e documentari creativi destinati alla distribuzione in sala e alla diffusione televisiva e online c'è un bando da 5mln e 391 mila euro. La cifra finanziata per un documentario creativo ammonta a 25 mila euro, 30 o 50 mila euro per un film, 60 mila per un film di animazione. Il termine ultimo per la presentazione delle domande scade il 20 aprile 2017. Per quanto riguarda invece l'organizzazione di festival il totale finanziato è di 2,9 mln di euro annuali. Il contributo stanziato che va dai 19 mila ai 75 mila euro è calcolato in base al numero di film europei previsti nella programmazione del festival. Le domande dovranno pervenire entro il 27 aprile 2017. Per ulteriori informazioni visitate il sito www.europa-creativa-media.it

martedì 28 marzo 2017

GUARDA IL VIDEO! Etna e Stromboli, esplosioni vulcaniche in 3d.



L'Ingv ha sviluppato nuove metodologie di osservazione dell'attività vulcanica a carattere esplosivo, grazie all'impiego di telecamere ad alta velocità e ad alta risoluzione.

Occidentali’s Karma, Gabbani in concerto in Sicilia

Francesco Gabbani in tour nella splendida Sicilia. Due gli appuntamenti: il 28 luglio al Teatro di Verdura di Palermo e il 29 luglio all’Anfiteatro Falcone e Borsellino di Zafferana Etnea.

Francesco Gabbani presenterà dal vivo il nuovo lavoro, in uscita il 28 aprile che conterrà anche “Occidentali’s Karma”, brano da settimane in vetta alla classifica airplay radio e con oltre 74 milioni di visualizzazioni su youtube. 

Il nuovo Tour partirà il 19 giugno da Verona e sarà il 20 giugno a Torino, il 25 giugno a Sogliano al Rubicone, il 27 giugno a Carpi, il 28 giugno a Brescia, il 29 giugno a Milano, il 6 luglio a Fontaneto D’Agogna, il 7 luglio a Legnano Sabbiadoro, il 15 luglio a Roma, il 16 luglio a Molfetta, il 21 luglio a Firenze, il 28 luglio a Palermo, il 29 luglio a Zafferana Etnea, il 2 agosto a Pescara, il 9 agosto ad Alassio, l’11 agosto a Forte dei Marmi, il 18 agosto a Lecce, il 19 agosto a Caulonia Marina (Rc) ed il 25 agosto a Castagnola delle Lanze.

Gabbani (Voce e Chitarra) sarà accompagnato, sul palco, da Filippo Gabbani (Batteria), Lorenzo Bertelloni (tastiere), Giacomo Spagnoli (basso) e Davide Cipollini (chitarra). I biglietti per le due date siciliane possono essere acquistati nei circuiti Box Office Catania (www.ctbox.it tel. 095.7225340), Box Office Palermo (www.circuitoboxofficesicilia.it tel. 091.335566 – 091.6260177) e su www.ticketone.it. 

Al Teatro di Verdura di Palermo (biglietti in vendita da oggi) sono stati predisposti i seguenti ordini di posto: poltronissima 26,10 euro + ddp, poltronissima ridotto under 12 20 euro + ddp (solo punti prevendita e al botteghino la sera dello spettacolo, no on line), gradinata non numerata 21,80 euro + ddp, gradinata non numerata ridotto under 12 17 euro + ddp (solo punti prevendita e al botteghino la sera dello spettacolo, no on line). 

All’Anfiteatro Falcone e Borsellino di Zafferana Etnea (biglietti in vendita a breve) sono stati predisposti i seguenti ordini di posto: primo settore numerato 26,10 euro + ddp, primo settore numerato ridotto under 12 20 euro + ddp (solo punti prevendita e al botteghino la sera dello spettacolo, no on line), secondo settore posto libero 21,80 euro + ddp, secondo settore posto libero ridotto under 12 17 euro + ddp (solo punti prevendita e al botteghino la sera dello spettacolo, no on line).

lunedì 27 marzo 2017

Bikenjoy sbarca Sicilia: tappa al Pìcciolo Etna & Golf Resort a luglio

Toccherà anche Sicilia Bikenjoy, il primo circuito di gare e eventi che promette 5 weekend di sport e divertimento. Tra gare a staffetta, a squadre, crono, eliminatorie e gare di resistenza, le competizioni proposte saranno tante e dedicate sia ai biker professionisti che a coloro che vogliono divertirsi in una competizione organizzata in tutta sicurezza.

Main partner dell’iniziativa è JSH Hotels Collection: il gruppo riminese di hotel management sarà protagonista della prima edizione di Bikenjoy ospitando negli spazi adiacenti le proprie strutture l’Expo Village. Anche i percorsi gara del sabato saranno ricavati negli spazi interni ai Resort, permettendo così a pubblico ed accompagnatori di assistere agli eventi sportivi. JSH Hotels Collection riserverà inoltre  tariffe privilegiate a partecipanti ed accompagnatori, per poter soggiornare, in occasione degli eventi Bikenjoy, presso le proprie strutture  di pregio, ubicate in alcune delle più belle località italiane.

In Sicilia l’appuntamento è l’1 e 2 luglio a Il Pìcciolo Etna & Golf Resort di Catania.

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sabato 25 marzo 2017

Torna l'ora legale, stanotte lancette avanti di un'ora

Torna l'ora legale, stanotte lancette avanti di un' ora. Si dormirà meno ma in compenso l'ora di luce in più ci farà risparmiare energia elettrica. Tema, la società gestore della rete elettrica nazionale, stima infatti un risparmio economico pari a 104 milioni di euro. Tanto di guadagnato se non fosse per il fatto che, secondo quanto riferiscono alcuni studi, questo "sollievo" in termini economici potrebbe costarci la salute...Sì perchè a quanto pare il cambio d'orario sarebbe causa dell'aumento di infarti ed ictus. E gli esperti consigliano: "Consumate più pesce!". Il triptofano, elemento di cui sono ricchi vongole, calamari, merluzzi, pesce spada e polpo, stimola la serotonina che ci dá una mano a regolare gli stati di sonno- veglia. Ancora dal pesce un rimedio per prevenire l'insonnia grazie all'apporto di vitamina D.

venerdì 24 marzo 2017

A piedi da Palermo ad Agrigento: la Sicilia riscopre la Magna Via Francigena

Un’antica via percorsa nei secoli da pellegrini, commercianti, soldati e viaggiatori. Un tracciato che univa insediamenti, villaggi o centri embrionali di traffici e scambi.  E, soprattutto, due mari, due porti. Da Palermo ad Agrigento è tornata alla luce, dopo secoli di abbandono, la Magna Via Francigena, un percorso di circa 160 km che attraversa 15 comuni, 3 provincie e diverse diocesi.

Presentato nella sede della curia di Agrigento, il progetto recupera e promuove questo originale percorso che permetterà, a tutti gli amanti del cammino, di avventurarsi alla scoperta della Sicilia interna e delle sue ricchezze rurali. L’inaugurazione vera e proprio ci sarà a giugno, con il primo cammino ufficiale, ma già nei mesi precedenti guide ambientali escursionistiche accompagneranno camminatori e appassionati per regalar loro qualche “assaggio” di alcune delle 8 tappe previste. “Solo il procedere a passo lento permette di scoprire la vera bellezza – spiega il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento -. Il pellegrino infatti possiede uno sguardo diverso, un di più che tanti turisti non hanno: possiede il cielo…”.

“Il percorso tocca tutta una serie di piccoli centri dove fino a qualche anno fa sarebbe stato difficile pensare di portare qualcuno a camminare – spiega a Palermo Today Davide Comunale, dell’associazione Cammini Francigeni di Sicilia -.  È un percorso che cerca di ritrovare un po’ le origini della nostra storia normanna e il nostro rapporto tra le componenti arabe e musulmane. Chi arrivando dall’estero o dal nord Italia si è ritrovato a camminare nel nostro percorso si è stupito nell’incontrare dei paesaggi che erano fuori dalle loro aspettative. I cammini francigeni sono cammini di resistenza, la resistenza della gente che vuole far conoscere il meglio del proprio territorio e investe energie perché ci crede”.

Promosso dal comune di Castronovo di Sicilia e dal partenariato diffuso di tredici Comuni, dalla diocesi di Agrigento e con il supporto dall’associazione Amici dei Cammini Francigeni di Sicilia, il tracciato è aperto a tutti, turisti in cerca di emozioni, trekker, sportivi, etnologi, collezionisti di pietre antiche, appassionati di chiese romaniche e chiunque ami viaggiare a piedi. Un gruppo di ricercatori ha messo a sistema i lavori sulla viabilità storica dell’Isola dal periodo greco-romano a quello borbonico, concentrandosi su un momento specifico: l’arrivo dei cavalieri Normanni in Sicilia alla fine dell’XI secolo d.C. La collaborazione con i principali poli universitari nazionali ha permesso di approfondire lo studio bibliografico e cartografico del sistema stradale del periodo in questione, e di mappare il territorio, attraverso la collaborazione dei camminanti, alla ricerca di testimonianze, monumenti e resti visibili. 

Lungo la Magna Via Francigena per mangiare e dormire si potrà scegliere tra accoglienza “pellegrina”, organizzata da parrocchie o associazioni, case dei “paesi albergo”, dove i privati aprono le porte delle proprie abitazioni con un prezzo calmierato, ostelli della gioventù o classici bed and breakfast, agriturismi e hotel.

www.gazzetta.it

A bordo della Freccia dei Templi per le giornate FAI

In viaggio sulla Freccia dei Templi, il treno storico della Fondazione Fs Italiane che domenica prossima, in occasione delle Giornate Fai di Primavera, condurrà i visitatori da Licata e Canicattì verso Agrigento Centrale e Porto Empedocle. Partendo dalla stazione di Licata, alle 9.30, e toccando diversi comuni dell’entroterra, la Freccia dei Templi arriverà fin dentro il Parco archeologico di Agrigento, recentemente insignito dal MiBaCT del "Premio del paesaggio" del Consiglio d’Europa, per poi terminare la propria corsa a Porto Empedocle.

Il programma prevede fermate a Campobello-Ravanusa, Canicattì, Castrofilippo, Racalmuto, Grotte, Comitini Zolfare, Aragona Caldare e Agrigento Bassa. Alla fermata Tempio Vulcano prevista una sosta di 75 minuti all’interno del Giardino della Kolymbethra, con accesso gratuito.

Al termine della visita ritorno al treno per raggiungere la stazione di Porto Empedocle Centrale dove sono in programma visite guidate all’interno dell’area museale a cura dell’associazione Ferrovie Kaos e degli apprendisti Ciceroni del locale Istituto Comprensivo Pirandello.

In alternativa, sarà possibile raggiungere direttamente la stazione "Succursale", in pieno centro cittadino, per la pausa pranzo o per visite ai monumenti e alle mostre allestite in città da varie associazioni. Il ritorno da Porto Empedocle Succursale è previsto per le 16.05 (16.11 da Porto Empedocle Centrale), mentre l’orario d’arrivo a Licata è programmato alle 18.20. I biglietti sono già disponibili su tutti i canali di vendita Trenitalia, app ufficiale e agenzie abilitate. Per altre informazioni relative al viaggio in treno storico è possibile contattare il Presidio Turistico di Fondazione FS Italiane nella stazione di Agrigento Centrale al numero 313.8719696, o inviando mail all’indirizzo ferroviadeitempli@fondazionefs.it.

mercoledì 22 marzo 2017

I Placebo, il 21 giugno in concerto a Taormina

I Placebo sbarcano in Sicilia. Il tour dei 20 anni della storica band di Brian Molko e Stefan Olsdal fará tappa al Teatro Antico di Taormina il prossimo 21 giugno. 

I Placebo saranno poi a Firenze Rocks (in programma dal 23 al 24 giugno), all'Arena del Visarno il 23 giugno in apertura agli Aerosmith e al Collisioni Festival di Barolo il.prossimo 16 luglio.

Prevendite a partire dalle ore 10 di giovedì 23 marzo nei circuiti Box Office Sicilia www.ctbox.it e Ticketone www.ticketone.it; vendita on line solo su www.ticketone.it.

martedì 21 marzo 2017

Teatro Biondo di Palermo, a 5 euro per gli under 25

«Per i giovani non ci vuole un capitale», con questo slogan il teatro Biondo di Palermo, in sintonia con le iniziative promosse dall'amministrazione comunale per «Palermo Capitale Italiana dei Giovani 2017», lancia una campagna promozionale a favore degli under 25. Fino alla fine della stagione in corso, i giovani potranno assistere agli spettacoli in programma al Biondo, sia in Sala Grande sia in Sala Strehler, usufruendo di un biglietto unico di 5 euro.

La promozione non prevede la prevendita, i biglietti possono essere acquistati poco prima dello spettacolo per tutte le tipologie di posti disponibili dal secondo settore. L’iniziativa si aggiunge a quanto già il Teatro Biondo ha previsto per la promozione della cultura tra i giovani: biglietti scontati del 50% per gli studenti, visite guidate, attività nelle scuole, bandi per giovani artisti e corsi per attori della «Scuola dei mestieri dello spettacolo».

«I ventenni di oggi sono la classe dirigente di domani, e una classe dirigente non può essere incolta - afferma il direttore del Biondo Roberto Alajmo - Il nostro dovere è cercare di renderli consapevoli del loro ruolo. Questa iniziativa vuole essere un piccolo contributo verso questa consapevolezza».

lunedì 20 marzo 2017

La pasta col nero di seppia



Ingredienti per 4 persone

  • 400 gr di spaghetti
  • 300 gr di pomodori maturi (o pelati)
  • ½ seppia
  • 1 spicchio d’aglio
  • Vino bianco
  • Olio d’oliva
  • Pepe
  • Sale

Pulire le seppie, mettendo da parte le vescichette con il nero senza romperle, e tagliarle a striscioline sottilissime. Soffriggere l’aglio in olio d’oliva e unire i pomodori pelati e passato al setaccio eliminando i semi. Lasciare restringere la salsa. Aprire con cura le vescichette del nero sul tegame in modo da versarne il contenuto sulla salsa. Unire le seppie, mescolare e bagnare con un bicchiere scarso di vino bianco secco. Lasciare evaporare. Unire un bicchiere d’acqua e lasciare restringere a fuoco lento. Portare nel frattempo ad ebollizione abbondante acqua leggermente salata per gli spaghetti. Scolare gli spaghetti, condirli con la salsa e con pepe nero macinato.

Buon appetito!

Carmen Consoli, tutto esaurito a Milano. Ad Aprile in Sicilia

Con il nuovo tour "Eco di Sirene" Carmen Consoli arriva a Milano e segna il tutto esaurito per tutte e 4 le serate in programma al Teatro Dal Verme. Si parte lunedì 20, e si prosegue martedì 21, mercoledì 22 e giovedì 24 marzo. 

La 'cantantessa' catanese continua a sperimentare e dopo un tour nei palazzetti con la band, una tournée nelle arene estive in trio rock tutto al femminile e un live sul palco con una formazione acustica di 8 musicisti polistrumentisti.

Con "Eco di Sirene" torna in teatro con un nuovo progetto in trio, dove si esibisce in punta di plettro con violino e violoncello, rispettivamente Emilia Belfiore e Claudia della Gatta. 

Queste le prossime date: 29 marzo Napoli - Teatro Augusteo; 30 Bari - Teatro Petruzzelli; 31 Lecce - Teatro Politeama Greco. E poi ad aprile a Cagliari (7), Sassari (8), Palermo (11), Agrigento (12 e 13), Messina (14), Trento (20), Schio (21), Lugano (23), Firenze (24), Mantova (29 e 30).

venerdì 17 marzo 2017

"Artemisia", il 2 aprile al festival teatrale di Custonaci

Appuntamento a Custonaci con il Teatro Festival – Città di Custonaci in compagnia di Isabella Carloni. In scena il 2 aprile, alle ore 17.15, al Teatro Comunale di Custonaci, lo spettacolo teatrale “Artemisia - Lo sguardo audace”, viaggio intorno al dipinto raffigurante Cleopatra della pittrice italiana di scuola caravaggesca, Artemisia Gentileschi. Lo spettacolo è dell’attrice, autrice e cantante Isabella Carloni, che nella sua attività teatrale ha sempre prodotto originali creazioni caratterizzate da un particolare sguardo sul femminile.

Il lavoro si ispira al quadro Cleopatra di Artemisia Gentileschi, presente nella mostra “Le stanze segrete di Sgarbi” tenutasi ad Osimo, presso Palazzo Campana. Lo spettacolo è prodotto da Rovine Circolari, associazione culturale che riunisce figure artistiche e professionali di qualità che credono nel teatro come forme di evoluzione umana e nel valore sociale dell’arte nella relazione con l’altro.

«Il lavoro nasce dal desiderio di indagare teatralmente la Cleopatra di Artemisia Gentileschi opera pittorica della Collezione Cavallini-Sgarbi. Quadro audace ed emblematico, come tutta l’opera di Artemisia, di una sfida lanciata dall’autrice al suo tempo e ad ogni imposizione. Per me, occasione non solo di ripensare scenicamente la figura e l’opera della grande pittrice del ‘600, ma anche di gettare un altro sguardo sulle forme dell’azione scenica e sull’idea stessa di rappresentazione. Nel moltiplicarsi del gioco scenico esploro la figura della pittrice, quella della modella e di Cleopatra stessa - soggetto del quadro - come figure del mio mondo interiore, che ricerca assonanze e provocazioni in quello di Artemisia, nelle sue tele, nella sua storia e nella sua leggenda, dice Isabella Carloni.

giovedì 16 marzo 2017

J-Ax e Fedez il 31 marzo ad Acireale


Ormai è questione di giorni. Il prossimo 31 marzo al Pal'Art Hotel di Acireale, J-Ax e Fedez si esibiranno in concerto. Prese d’assalto le prevendite, saranno numerosissimi i fans siciliani che raggiungeranno Acireale per l’evento. Dopo i successi dei singoli Vorrei Ma Non Posto, Assenzio e Piccole cose J-Ax e Fedez porteranno in tour le loro hits del passato e gli inediti, scritti a quattro mani.

Vancanze. Trapani è la città più economica, Venezia la più cara

L’estate si avvicina ed è già il momento di pensare alle Vacanze. L’osservatorio Trivago è venuta in soccorso ai consumatori attenti al portafoglio stilando la classifica delle 10 città più economiche e di quelle più care in Italia, in Europa e nel mondo basandosi sui dati raccolti nel 2016.

A conquistare il podio del low cost è stata Trapani con listini medi annuali pari a 64 euro per camera doppia a notte. Pompei (70 euro) è seconda, seguita da Sciacca (71 euro). La classifica continua con Castellammare del Golfo (72€), Viterbo (74€), Pescara (74€), Agrigento (75€), Taranto (75€), Reggio Calabria (76€) e si chiude con Palermo (76€). Trapani è anche la città italiana con il miglior rapporto qualità-prezzo secondo il Best Value City Index di Trivago che compara il prezzo medio di una camera doppia per notte alla qualità della struttura, secondo le recensioni degli utenti della piattaforma
Venezia invece è la città più cara d’Italia con una media annuale per camera doppia a notte di 176 euro, una cifra che la fa comparire anche tra le 10 più care d’Europa. Il podio si completa con Sorrento (152 euro) e Taormina (144 euro). 

La città più cara del Vecchio Continente è Ginevra, dove la media annuale per una camera doppia a notte è di ben 231 euro. Segue un’altra città elvetica, Zermatt (227 euro), mentre al terzo posto si trova la spagnola Costa Adeje (223 euro), nell’isola di Tenerife.

mercoledì 15 marzo 2017

Valle dei Templi è prima per Premio Paesaggio Italiano

Va a al Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento per il progetto «Agri Gentium: landscape rigeneration» il primo Premio Paesaggio italiano, consegnato oggi dal ministro di Beni culturali e Turismo, Dario Franceschini. Un progetto, spiega il direttore del Parco Giuseppe Parello, che ruota intorno ai concetti di «campagna e comunità» e che è ora destinato anche a rappresentare l’Italia al Premio Paesaggio del Consiglio d’Europa.

Il progetto, si legge nella motivazione, «ha messo in pratica i principi della Convenzione europea del paesaggio attraverso politiche d’eccellenza». Se ne riconoscono le capacità di "coniugare la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale, con il recupero della memoria storica di antiche pratiche produttive e la creazione di prodotti di eccezionale qualità; assumere un ruolo di catalizzatore delle buone pratiche produttive, sviluppare una cooperazione tra soggetti pubblici e privati, saper mettere in pratica le finalità espresse nel riconoscimento di sito Unesco, indurre benefici nei soggetti che operano nella produzione agricola».

Oltre al «merito di aver attivato ricerche e studi finalizzati alla valorizzazione nelle aree rurali del Parco».  Al ripristino di piscine, ruscelli, viali profumati di agrumi e melograni, come avvenuto nel '98 nel Giardino della Kolymberthra, infatti, corrispondono oggi, tra i vari interventi, anche 450 ettari di territorio demaniale per orti sociali, olivi e viti con marchio Diodoros, brand creato ad hoc. Oltre ad un laboratorio per la conservazione del germoplasma di mandorlo, olivo e pistacchio, il Museo del mandorlo, percorsi in bici e a piedi, programmi di reintegrazione sociale e di educazione ambientale per le scuole. 

lasicilia.it

venerdì 10 marzo 2017

Mandorle, fanno bene al cuore e ritardano l’invecchiamento. 7 motivi per mangiarle

Una granita mandorla per favore... Questa la tipica richiesta di un siciliano che si appresta, in una calda giornata d'estate, a fare una bella colazione al bar. Una delizia per il palato, ma non è tutto qui. Le mandorle costituiscono un’ottima riserva di vitamina E, sali minerali, magnesio, ferro, calcio e fibre.

Ecco 7 motivi per introdurle nella nostra alimentazione.

Ritardano l’invecchiamento
Da sempre utilizzate nella cosmetica per limitare l’insorgenza delle rughe e gli estetismi delle smagliature, le mandorle ci aiutano a combattere l’invecchiamento e il rilassamento cutaneo anche dall’interno del nostro organismo. Il loro punto di forza è costituito dalla presenza dei cosiddetti polifenoli, potenti sostanze antiossidanti, capaci di ostacolare i danni causati dalla formazione dei radicali liberi. Una piccola precisazione: queste sostanze sono per lo più presenti nella buccia, ecco perché è consigliabile mangiare le mandorle senza privarle della loro pellicina.

Combattono il colesterolo
Grazie al loro contenuto di grassi “buoni”, le mandorle hanno la capacità di abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. Il merito è da ricercarsi dei grassi polinsaturi che fanno parte dei loro principali costituenti. Per questa ragione, sono dei potenti alleati per la buona salute di arterie e vene.
Energizzanti
Come abbiamo già detto all’inizio del nostro articolo, le mandorle sono un alimento capace di sprigionare tantissima energia. Sono ricche di calcio, magnesio, ferro e vitamina E: ecco perché fungono da ottimi integratori nelle nostre diete. Sono utili per superare al meglio le giornate più fredde, ma anche quelle più intense e stressanti.

Aiutano il benessere dell’intestino
Ecco un’altra importantissima proprietà delle mandorle, o per meglio dire, dell’olio di mandorle dolci: il loro potere lubrificante ed emolliente che le rende un toccasana per il benessere intestinale. Considerata un antinfiammatorio e un antisettico, la mandorla agisce positivamente nelle condizioni di infiammazione intestinale renale, genito-urinarie e polmonari. Meglio però non esagerare con l’olio di mandorle dolci, perché contiene molti grassi ed è molto calorico.

Contro l’anemia
Abbiamo già accennato al fatto che le mandorle hanno un importante contenuto di ferro e vitamine. Per questo loro elevato apporto nutritivo, aiutano a combattere l’anemia. Sono infatti tra i cibi suggeriti per chi ha carenze di ferro.

Rafforzano le ossa e denti
Non solo ferro, ma anche tanto calcio. Ecco che le mandorle diventano un prezioso alleato naturale per aumentare la densità minerale ossea. Per questo, sarebbe bene se il loro consumo venisse integrato nella dieta delle persone anziane e di chi è affetto o predisposto all’osteoporosi.

Mettono il buon umore
Infine, ma non per questo meno importante, le mandorle sono un toccasana per l’umore. Indicate anche durante il periodo mestruale, contengono in sé delle proprietà antidepressive e antinfiammatorie. Le mandorle contengono tirosina e triptofano, due amminoacidi che insieme stimolano i neurotrasmettitori che influiscono sul buonumore. Consumarle ci fa sentire bene, più felici, più energici. Sempre senza esagerare comunque.

Quelle elencate sono solo 7 delle innumerevoli proprietà delle mandorle che, ricordiamo, vanno consumate con moderazione: non più di 8 al giorno, a causa del loro elevato contenuto calorico. Inoltre, per il loro contenuto di arginina-lisina, sono sconsigliate a chi è suscettibile all’herpes labiale o alle infezioni erpetiche.

Fonte www.benessere.com

Rometta, al via la prima visita guidata al Borgo ed alle Grotte Saracene

Nell’ambito della valorizzazione culturale e di promozione turistica rivolta alla fascia tirrenica ed in relazione alle attività dedicate all’Anno dei Borghi, domenica 12 marzo alle 10,45 si terrà la prima visita guidata della stagione al Borgo Rometta  ed alle Grotte Saracene organizzata dall’Associazione Proposta Turistica 3.0 in collaborazione con l’Amministrazione Comunale. Meravigliosa ed antichissima Città d’Arte, ricca di storia, oggi Rometta punta ad affacciarsi al turismo che conta, proponendo numerose attività in ambito culturale e tradizionale a partire da esclusivi ed inediti percorsi storici, artistici ed architettonici. Espressione di magnificenza e forza, è stata l’ultima roccaforte in Sicilia a cadere sotto il dominio degli Arabi. Dalle mura della Città fortificata si controllava l’antica strada che da Messina conduceva a Palermo. Un sistema di torri a raggiera consentiva il controllo militare di tutta la zona a protezione della Città dello Stretto.

Per l’occasione di fronte a panorami mozzafiato, sarà proposto un interessante itinerario con partenza da Porta Milazzo (ingresso al Borgo). La guida turistica di turno accompagnerà i visitatori all’antichissima Chiesa Bizantina, all’affascinante Chiesa Madre ed al Palazzo Comunale. Successivamente si attraverseranno le suggestive Vie del Borgo passando dalla Chiesa di “S.Antonio” fino ad arrivare alla fortificazione di Porta Messina con le Mura merlate e la piccola ed incantevole Chiesa “Madonna della Scala”. Ultima ed importante tappa, le imponenti “Grotte Saracene” dove storia e natura si fondono in un suggestivo sito unico nel suo genere.

«Dare valore a questi luoghi diventa un compito imprescindibile per coloro che in ogni modo o forma promuovono cultura e turismo nella nostra Sicilia – dice Antonino Sapienza, presidente dell’associazione Proposta Turistica 3.0. Ci sono Borghi dall’enorme potenziale, poco conosciuti, considerati difficilmente raggiungibili e poco appetibili commercialmente ma di grande potenzialità ed espressione storica da proporre sin da subito al mercato globale. Siamo pronti per questa nuova esperienza che ci auguriamo possa espandersi presto alle proposte legate al turismo stanziale. Nel nostro progetto denominato “Asse Turistico Tirrenico”, vediamo il Rometta punto di partenza ed attrattiva primaria per tutta la zona”. 

“Canti Cuntu e Focu della Sicilia Bella” il 12 marzo ad Agrigento


Dopo il successo al Castello di Racconigi (Piemonte), durante l’evento “Eccellenze a Confronto Piemonte-Sicilia”, organizzato da Sicilia in Europa per il suo decennale, ritorna, domenica 12 marzo, nella Terra degli Dei, “Canti Cuntu e Focu della Sicilia Bella”, con Ilaria Bordenca e Fabio Gueli (Regia e Adattamento Testi Ilaria Bordenca).


L’evento, inserito all’interno di un percorso, è stato organizzato dal Fai-Giardino della Kolimbetra, di cui direttore Giuseppe Lo Pilato, e responsabile turismo, Federica Salvo, per l’associazione siciliana piu’ numerosa e conosciuta, Siciliando (presidente e fondatore Vincenzo Perricone). Il percorso si sviluppera’ dalla vista guidata della Kolymbetra alla premiazione del Mandorlo in Fiore. Nell’intermezzo della giornata a Villa Atena si svolgerà la performance teatrale “Canti Cuntu e Focu della Sicilia Bella”, una mise en espace intrisa di antichi e contemporanei fantasmi, impastata di fuoco sacro di Sicilia, terra baciata, amata e riamata dal sole, e come ogni rovescio della medaglia, anche offuscata da mille ombre.

La performance completa viaggia tra musica, teatro, canto, teatro-danza, contact, cuntu, giocoleria e danza con il fuoco. La Sicilia in “Canti Cuntu e Focu” diventa la metafora di alcuni dilemmi esistenziali e universali. Una performance ricca di desiderio di ritorno alla bellezza e allo stupore, alla dignita’ e alla forza autentica dell’individuo.

giovedì 9 marzo 2017

“Ficu”, il formaggio vegetariano prodotto in Sicilia

La Sicilia che non ti aspetti. È qui infatti che si produce il formaggio dedicato agli amanti della cucina vegetariana e naturale: il “Ficu”. Realizzato con latte di capra "Girgentana" e lattice ricavato dai rametti dell'albero di fico come caglio per la coagulazione, è particolarmente indicato per le diete prive di carne e nei casi di allergia provocata dalle proteine del latte bovino. Il suo gusto è leggero, erbaceo, la sua consistenza cremosa. 
Ma non è tutto. Secondo la medicina popolare, il latte di fico vanterebbe anche diverse proprietà curative. È un potente rimedio naturale contro le punture di insetti e, in ambito estetico, è efficace contro verruche, porri e calli. Per questi ultimi basta applicare una goccia di lattice sulla parte interessata più volte al giorno, ma senza esagerare: il lattice del fico, infatti, è fortemente irritante e, se utilizzato in dosi eccessive, può addirittura ustionare la pelle. In vista dell'estate è bene ricordare però che il latte di fico, spalmato sulla pelle, stimola e intensifica l'abbronzatura. Tra una tintarella e un'altra, bastano cinque gocce estratte da questo frutto prodigioso per splendere al meglio sotto al sole.

mercoledì 8 marzo 2017

Viaggio nella Catania barocca (Seconda parte)

Chiesa S. Placido
Alle spalle della Cattedrale etnea la Chiesa di San Placido, la cui facciata è opera dell'architetto romano Stefano Ittar. Il portale d'ingresso murato dell'ex monastero di san Placido, in via Museo Biscari, è impreziosito da ricami in pietra bianca.

In via Crociferi la mirabile Chiesa di San Giuliano, una delle massime opere di G.B. Vaccarini. Iniziata da Giuseppe Palazzotto nel 1736 fu completata dall'illustre palermitano che vi dedicò particolare attenzione.
Chiesa S. Francesco Borgia
La chiesa presenta le stesse caratteristiche della badia di Sant'Agata, la pianta ellittica di tipo borrominiano è arricchita da due bracci all'estremità dell'ellisse. Una lanterna ottagonale nasconde dall'esterno la cupola impostata al centro della costruzione. Un'ampia cancellata chiude la gradinata avvalorando la convessità del prospetto.

Chiesa S. Bendetto Borgia
Sul lato ovest della via Crociferi la chiesa di S. Francesco Borgia il cui prospetto, disegnato da Angelo Italia sul finire del XVIII sec., si eleva su un'alta gradinata a due rampe. La facciata è realizzata a due ordini di colonne binate accoppiate ad un portale che ne ripete il motivo.

L'ex collegio dei Gesuiti, la cui facciata è opera dello stesso A. Italia, fiancheggia la chiesa di S. Francesco Borgia. Notevole la tribuna impostata sopra il portale d'ingresso al quale si accede da una maestosa scalinata.

Basilica Collegiata
Opera del Battaglia la piccola badia di S. Benedetto, sita nello slargo iniziale di via Crociferi. La chiesa è ad un'unica navata centrale preceduta da un vestibolo ricco di stucchi e figure angeliche con scalinata marmorea.

L'arco di S. Benedetto collega la badia piccola a quella grande. La tradizione vuole che il congiungimento delle due badie, opera di Alonzo di Benedetto del 1704, sia stato realizzato in una sola notte per mettere le autorità senatoriali che ne negavano il permesso dinanzi al fatto compiuto.

Basilica Collegiata
Sulla via Etnea, subito dopo piazza Università, la basilica tardo barocca della Collegiata. Sorta dopo il terremoto sul luogo di un'edicola dedicata a S. Maria dell'Elemosina fu realizzata da Stefano Ittar nel 1777. Primo progettista fu Angelo Italia collaborato da Antonio Amato. La sagrestia è costruzione posteriore di Sebastiano Ittar.

La facciata campanile è su due ordini. Nel primo sei le colonne in pietra lavica e bianche lesene sormontate da una balaustra; nel secondo un finestrone centrale ai cui lati si ergono quattro grandi statue di S. Pietro, S. Paolo, Sant'Agata e Santa Apollonia. Spicca il profondo nicchione sormontato dal complesso coronamento che racchiude il vano per le campane.

Palazzo Biscari
L'imponente prospetto di S. Biagio, realizzata su disegno di Francesco Battaglia, domina la Piazza Stesicoro. All'interno la fornace in cui Sant'Agata patì il martirio sui carboni ardenti.
Palazzo Biscari
La chiesa di Sant'Agata al carcere addossata al bastione di Carlo V, sul poggio sovrastante piazza Stesicoro, fu eretta su progetto di Battaglia e ingloba i resti romani del carcere i cui sarebbe stata imprigionata la Santa. La facciata accoglie il ricco portale d'epoca sveva proveniente dall'antico duomo distrutto dal terremoto del 1693.

Sugli spalti della cinta muraria cinquecentesca prospiciente l'antica darsena d'Alcalà si erge Palazzo Biscari. L'edificio, iniziato nel 1707 da Alonzo Di Benedetto, venne realizzato dagli Amato. All'ampio cortile d'ingresso si accede attraverso un grande portale ricco di intagli opera dell'architetto Antonio Amato.


Elisa Aidala


Clicca qui e leggi la prima parte del nostro viaggio


Raduno BMW a Palermo il 26 marzo


Al via il 26 marzo, il quinto raduno siciliano di auto moderne e d’epoca Bmw, la storica casa automobilistica tedesca.

Il programma

Ore 10:00 Ritrovo al Piazzale Giotto per colazione (caffè/cornetto e consegna gadget).

Ore 10:30 Partenza in direzione Mondello per giro panoramico con sosta nel belvedere di Monte Pellegrino per foto.

Ore 12:00 Partenza da Monte Pellegrino in direzione Piazza Politeama per sosta breve.

Ore 13:00 Partenza in direzione Agriturismo "Argomesi" a Piana degli Albanesi (PA) per pranzo.

Ore 15:30 Premiazione Auto, brindisi e saluti.

lunedì 6 marzo 2017

"I suoceri albanesi", Francesco Pannofino di scena Al Massimo di Palermo


Francesco Pannofino, famoso attore e doppiatore arriva sul palcoscenico del teatro "Al Massimo" di Palermo con "I suoceri albanesi...Due borghesi piccoli piccoli" di Gianni Clementi.

"I suoceri albanesi", in scena da venerdì 10 a domenica 19 marzo,  racconta la storia di una famiglia borghese: un padre, una madre e due figli. Lucio, consigliere comunale progressista, Ginevra, giornalista illuminata, con un passato fatto di lotte politiche e rivolte generazionali, conducono un'esistenza improntata al politically correct, cercando quotidianamente di trasmettere ai figli questo loro stile di vita, pregno di valori importanti, di parole mai banali: l’importanza della politica, della solidarietà, della fratellanza.

Ma come in tutte le famiglie anche le incombenze pratiche occupano uno spazio importante nella vita di Lucio e Ginevra e la rottura di una tubazione del bagno di servizio, che rischia di allagare l’appartamento sottostante, obbliga i coniugi a chiamare una ditta per il restauro completo del servizio igienico. La ditta è formata da due ragazzi: Igli, 27 anni e Lushan di 18. Sono albanesi, con una storia alle spalle di quelle che si leggono tutti i giorni sui quotidiani. Viaggi su barconi fatiscenti, periodi di clandestinità, infine l’agognato permesso di soggiorno e adesso una ditta, con tanto di partita Iva e lavoro in quantità. Un esempio da seguire.Ma un giorno Lucio dimentica un importante documento, torna a casa ad un orario imprevisto e le certezze sue e di Ginevra crollano come un castello di carte. E i vecchi proverbi non passano mai di moda: chi predica bene, razzola male.

Sul palcoscenico insieme a Pannofino: Emanuela Rossi, Andrea Lolli, Silvia Brogi, Maurizio Pepe, Filippo Laganà ed Elisabetta Clementi. 

Radio Italia live, il 30 giugno a Palermo

Radio Italia sceglie Palermo per festeggiare i suoi primi 35 anni con "Radio Italia Live" con una seconda data oltre a quella di Milano. Il network che trasmette da sempre solo e rigorosamente musica italiana ha scelto il capoluogo siciliano e il 30 giugno porterà al Foro Italico i più importanti esponenti della musica dello Stivale. Ancora top secret la lista degli artisti, ma non mancheranno cantanti provenienti dall’ultimo Festival di Sanremo.
L’obiettivo è superare le 200 mila presenze. Parlando ai microfoni della radio, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha dichiarato: "Io mi rivolgerò ai miei amici sindaci siciliani, che sono 390, perché ci aiutino a fare di questo evento culturale e musicale, una grande festa dell'estate siciliana". Un chiaro invito alla condivisione della promozione e probabilmente alla divisione delle spese legate allo show.